sabato 24 giugno 2017

leggere non ha mai ammazzato nessuno

In tutte le biblioteche nelle quali ho lavorato all'inizio dell'estate succede la stessa cosa (se si esclude la biblioteca dell'Istituto Giuridico dell'Università di Bologna, e capirete perché).
Arrivano, accompagnati dai genitori, studenti per le terribili e famigeratissime letture estive. C'è un po' di tutto dalla lista di soli 10 libri per 150 studenti, (l'anno prossimo li assegneremo mediante lotteria, così finanziamo la biblioteca) ad elenchi interessanti con bei libri.
In genere l'insegnante propone 3, 4 libri da leggere durante l'estate, qualcosa che attira l'attenzione si trova sempre curiosando fra gli scaffali, insomma non è raro che il giovane lettore arrivi al banco prestito con 5, 6 libri.
A questo punto interviene il genitore con una o più frasi standard:
- non vorrai mica prenderli tutti in una volta?
- e sei poi non li leggi?
- meglio che cominci con uno e poi vedremo
- dai scegline uno in fretta, tanto uno vale l'altro
- questo non è mica adatto a te
e rivolti al bibliotecario
- no, perché sa a lui/lei non piace leggere
- no, perché lui/lei proprio non legge
- pensi che l'insegnante oltre a dargli i compiti da fare gli ha anche detto di leggere, non so dove troveranno il tempo
a questo punto il bibliotecario frena con grande professionalità i propri istinti omicidi e sorridendo cerca di spiegare che i libri si possono prendere anche tutti, che se per caso passa il mese previsto per il prestito si può far la proroga, che, caspita, quel libro che stanno scartando è proprio bello e sarebbe un peccato non trovarlo.
Niente da fare, il genitore impone misure draconiane, un libro e via a casa.

Cari genitori mettiamola così.
Non è che li state trattando molto bene i vostri figli. Provate a immaginare se qualcuno vi dicesse che non siete capaci di fare quello che siete chiamati a fare. Immaginate, che so, un chirurgo al quale un superiore dica:
- non vorrai mica tagliare così?
e rivolgendosi al paziente
- no perché, sa, lui le appendicectomie proprio non le sa fare e anche a toglier le tonsille non è che se la cavi molto bene
Non cominciate a sentir un lieve tremolio nella mano?

Oppure li state trattando troppo bene  e avete paura che facciano troppa fatica, poveri cari. Ecco, vorrei ricordarvi che stiamo parlando di piccoli mostri (tranquilli se non lo sono ora aspettate un paio d'anni e mi direte) inclini a non alzarsi prima di mezzogiorno, per poi stendersi sul divano mangiando biscotti e patatine. Esseri il cui habitat è una stanza cosparsa di calzini abbandonati sul pavimento e che della casa conoscono esclusivamente il percorso che va dalla propria stanza al frigorifero.

Sia chiaro, non siamo di quelli che credono che i libri guariscano dai mali, salvino la vita, rendano migliori (Goebbels, tanto per fare un esempio, aveva un dottorato in letteratura).
Però è scientificamente provato che leggere, anche ben oltre la modica quantità, non nuoce alla salute (tranne rarissimi casi come Paolo e Francesca, che comunque hanno avuto problemi per aver smesso di leggere) tutt'al più può dare leggera assuefazione.
Quindi state tranquilli, non cambia quasi nulla se lasciate che portino a casa tutti i libri che vogliono, li troverete ancora sul divano con biscotti e patatine, ma magari intenti a leggere qualcosa.






Nessun commento:

Posta un commento