sabato 13 aprile 2019

Cronaca di un disamore. Le orecchie di Karenin

Anna Karenina torna precipitosamente a casa, dopo un breve viaggio a Mosca dal fratello Stiva, per sfuggire al conte Vronskij, appena conosciuto, e per ricominciare la sua vecchia buona e solita vita.
Arrivata in stazione a San Pietroburgo, appena scesa dal treno trova ad attenderla il marito. Lo guarda e la prima cosa che pensa è Dio mio, da quando in qua ha quelle orecchie?
Tutto qui. E niente sarà più come prima.

martedì 9 aprile 2019

leggere è indispensabile

Prima di essere un piacere, o per alcuni il medicamento di ogni malanno, lo strumento del nostro elevarci spirituale, il mezzo per farci vivere altre vite, le ali per volare, (aggiungete pompose definizioni a piacere), quella cosa cosa che ci fa sentire più intelligenti, più empatici, più alti e più magri, prima di tutto questo (ammesso ovviamente che tutto questo lo sia), leggere è assolutamente indispensabile.
Per motivi molto prosaici: perché non saper leggere, non saper comprendere quello che si legge può costare, letteralmente, molto caro.

In aeroporto a Bologna c'è un parcheggio, la wait zone, pensato per chi accompagna o va a prendere un passeggero. È molto comodo, gratuito per i primi 60 minuti, poi si paga 10 euro l'ora. Non è molto frequentato perché l'italiano in genere preferisce intasare le rotonde parcheggiando in modo da creare il maggior intralcio possibile, ma questo è un altro discorso.
Oggi mentre aspettavo mia figlia, appunto nella wait zone, ho visto un'auto avvicinarsi alla sbarra di uscita, l'uomo al volante inserire il talloncino e niente, sbarra bloccata. Altri tentativi, nel frattempo si crea una discreta coda, partono imprecazioni contro la sbarra, il talloncino, il totem che non funziona, il mondo intero.
Interviene un uomo di buon senso che suggerisce di chiamare l'assistenza e di spostarsi per consentire agli altri di uscire.
Il sistema sembra funzionare, le auto cominciano a defluire e il nostro uomo si rimette in coda. Al suo turno la sbarra si blocca nuovamente. Si crea, ovviamente, una nuova coda e nuove imprecazioni fino all'arrivo dell'assistenza che velocemente risolve il problema.
Cosa era successo?
Il nostro uomo ha ammesso tranquillamente di aver lasciato l'auto lì per tre giorni, convinto che fosse gratuito, di non aver letto né le indicazioni, né il talloncino, di essersi fermato alla parola gratis.
Per fare alzare quella sbarra dovrà pagare un riscatto 760 euro.