Mi giungono segnali contraddittori, in questo periodo e
fatico a trovare una sintesi.
Sabato mattina presentazione in biblioteca dei nuovi servizi
digitali a i quali si accede attraverso il catalogo Scoprirete: l’accesso a
Media Library Online con tutte le sue funzionalità. Moltissimi partecipanti e
tanto interesse.
Lunedì mattina sulla
cronaca locale ampio risalto ai gravissimi danni riportati dall’edificio
settecentesco che ospita noi e musei a
causa delle ingenti nevicate delle settimane scorse. Danni che sarebbero stati
certamente molto più limitati se decenni di disinteresse e incuria non avessero ridotto in Palazzo del
Merenda in uno stato deplorevole.
Allontanandoci dalla provincia le cose non sembrano
cambiare. La discussione fra bibliotecari pare essersi polarizzata attorno a
due elementi. Da una parte una serie di notizie che testimoniano una volta di
più l’assoluto disinteresse di chi amministra per la cultura: la vicenda della
Biblioteca Loria di Carpi, l’appalto vergognoso per la gestione della
Biblioteca di Subiaco, la trasmissione televisiva Cultura a Fondo di Rai Tre. Dall’altra un dibattito vivacissimo, con
alcuni distinguo è vero, ma con generale interesse e opinioni altamente
positive sui nuovi servizi digitali offerti alle biblioteche e, in particolare
su MLOL.
Dico subito, a scanso di equivoci, che mi piacciono i
servizi digitali. Mi piace leggere i quotidiani online, scaricare musica
prendere a prestito e-book. Usufruisco
del servizio digitali di Biblioteca Sala Borsa e di quelli della Rete Bibliotecaria
di Romagna.
Tuttavia non posso fare a meno di pormi alcune domande che
mi pare siano rimaste un po’ sullo sfondo in questi giorni in cui il dibattito
pare esserci concentrato sull’accordo MLOL Bookrepublic.
Mi piacerebbe capire in che modo, con quali motivazioni le varie biblioteche o
sistemi bibliotecari sono arrivati alla scelta di accedere a questi nuovi
servizi ed in particolare al prestito di e-book. Guardandomi attorno mi pare di
vedere esempi piuttosto diversi fra loro.
La biblioteca di Cologno Monzese è stata fra le prime ad
offrire il prestito di e-book, contestualmente a quello dei device e in tutto
il progetto c’è stato un forte coinvolgimento dell’utenza, attraverso
questionari e focus group. La biblioteca insomma si è posta con un ruolo
centrale, attivo, come “un’istituzione che si concepisca come osservatorio dei
comportamenti di lettura e come punto di organizzazione del lettore”. (Luca Ferrieri, Biblioteche oggi)
In altri casi ho sentito parlare disinvoltamente di
disintermediazione bibliotecaria, di biblioteche concepite non come luoghi
fisici ma come servizi ai quali accedere tranquillamente da casa senza la necessità o la scomodità di doversi
spostare.
In altri casi ancora i nuovi servizi digitali sono stati presentati piuttosto genericamente come il "progresso, il futuro e nel futuro bisogna esserci "
Io credo che non si tratti di differenze di poco conto e che sia in gioco l'idea stessa di biblioteca, diverse idee di biblioteca sulle quali forse varrebbe la pena di riportare la discussione per evitare che questa fuga verso il futuro diventi la foglia di fico dietro cui tentare di nascondere un presente in cui non è molto chiara la direzione che stiamo prendendo.