domenica 10 giugno 2012

Del prezzo dei libri (ancora)

Su Domenica, supplemento culturale del Sole 24 Ore di oggi, nella rubrica Fermo Posta, la signora Lorella Badioli, lettrice forte da 7-8 libri al mese, insegnante di scuola media superiore lamenta l'introduzione della "sciagurata" Legge Levi che introducendo il tetto del 15% agli sconti sui libri e che, unitamente ad un costo troppo alto dei libri, la costringe da alcuni mesi a dimezzare il numero di volumi acquistati.
Stefano Salis le risponde in maniera articolata ricordandole che in Italia il libri costano meno rispetto ad altri paesi quali USA, Germania e Inghilterra, che non siamo abituati al tascabile in prima uscita (più economico) e che in altri paesi non vi sono sconti o sono molto ridotti, concludendo con un accorato appello alla signora Lorella a stare dalla parte dei librai.
Ovviamente la situazione è complessa, mi permetto comunque di ricordare a Stefano Salis  che proprio il suo quotidiano ha pubblicato interessanti tabelle di comparazione fra le retribuzioni europee, e che in base a queste tabelle siamo decisamente agli ultimi posti davanti solamente a Portogallo, Slovenia, Malta e Slovacchia e quindi con un potere d'acquisto fortemente ridotto.
La non abitudine al tascabile in prima uscita, poi, non può essere certamente imputata ai lettori, dal momento che, per quanto ricordi, un prodotto di questo tipo non è mai stato introdotto in Italia, magari proprio perchè il libro rilegato offre maggiori margini di guadagno sia a editori che librai.
Infine altre nazioni hanno introdotto leggi di proibizione o forte riduzione degli sconti, ma molti anni fa. Da allora il mercato editoriale è profondamente cambiato e la Legge Levi corre il rischio "di risultare fortemente controproducente proprio per i soggetti che la legge si proponeva di tutelare: piccola e media editoria e librerie indipendenti" come fa notare Gino Roncaglia in L'editoria fra cartaceo e digitale.
Insomma se proprio dobbiamo schierarci in fazioni e scendere in campo (ma giova a qualcuno questa contrapposizione?)  non sono forse le persone come la signora Lorella e tutti gli altri lettori forti ad essere state fino ad ora dalla parte dei librai?

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