lunedì 18 agosto 2014

Lei è la sorella? E da quanto tempo? (Totò)

Mi sono distratta un attimo e nel frattempo Anobii si è trasformato da social network dedicato alla lettura  in congregazione religiosa. Il direttore, Edoardo Brugnatelli, Mondadori, infatti sulla pagina facebook della setta, pardon della religione, sì insomma della congregazione, scrive (o si fa scrivere) simpatici e spigliati post chiamandoci sorelle e fratelli in Anobii.
Provo a resistere alla poco signorile tentazione di mandare a quel paese il capo della confraternita e mi leggo il suo post: due refusi in sette righe, la parola figli/figlio ripetuta quattro volte: insomma una sciatteria sconsolante. 
È chiedere troppo che un editor scriva (o si faccia scrivere) post corretti in un italiano decente?  Ed avere una linea editoriale che non faccia sembrare la pagina riempita a caso?
Ed infine è possibile avere un tono informale ma che non evochi fasulle e ipocrite fratellanze o sorellanze, che non ammicchi e che sia invece rispettoso dei lettori?


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