martedì 4 febbraio 2014

Parabole e favole

Ovvero di come non si faccia altra che parlare dell'importanza della conoscenza, della cultura, dei libri e poi...


In questi giorni ho fatto una piccola vacanza a Roma con la mia figlia undicenne.
Siamo passate davanti a Montecitorio, al Senato, questa mattina dalla fontana di Trevi siamo salite lungo la Via Dataria fino al Quirinale.
Insomma, lo confesso, sentivo anche aleggiare un certo spirito civico e un po' di compiacimento materno mentre parlavamo di camera alta, di camera bassa, del posto dove si discutono le leggi, del governo, del ruolo del presidente.
Abbiamo concluso la vacanza prendendo l'autobus per la stazione davanti al palazzo della foto, il Cremlino del Testaccio, così chiamato perché negli anni sessanta ospitava  una gloriosa sede del Pci  mentre oggi ospita le abitazioni di Enrico Letta e Giuliano Ferrara. E come parabola della sinistra direi che ci siamo.
(Ovviamente sono stata in "visita" al Cremlino romano non in quanto luogo istituzionale, o fan di Letta o di Ferrara, semplicemente alloggiavo a pochi metri di distanza)

In treno il ritorno alla realtà. Leggendo le notizie apprendo nell'ordine che:

1 - Il presidente Napolitano ha tenuto un discorso a Strasburgo nel corso del quale ha, fra l'altro,
affermato: "occorre investire in conoscenza, ricerca, preparazione dei giovani" (fonte un po' così: i fastidiosissimi tabelloni delle stazioni che trasmettono pubblicità, musica e una serie di notizie)

2 - Si parla (Corriere della sera e Repubblica) di aumentare considerevolmente la tassa su smartphone, tablet, e tutti quei dispositivi tecnologici dotati di memoria (quindi anche chiavette usb, hard disk ecc.). E potete scommetterci che c'è di mezzo la Siae. Ed è vero che per il momento hanno smentito, ma ci stanno lavorando.

3 - La possibilità di detrarre dai propri redditi le spese effettuate per l'acquisto di libri (per carità solo di carta), il cosiddetto bonus libri si è appena trasformato in un bonus librai, visto che a beneficiarne saranno gli esercizi commerciali che, a loro volta dovranno riconoscere uno sconto del 19% agli acquirenti, e non più i singoli cittadini.
Primo firmatario dell'emendamento un deputato del Pd, così per completezza di informazione. Nell'articolo del Sole 24 ore tutti i dettagli, nel post di Mantellini, Libri e cialtroni, la storia e gli "alti ideali" che avevano ispirato il provvedimento originario.

La prossima volta andiamo in vacanza ad Eurodisney, lì sono più seri, le favole le raccontano meglio.

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