La D'Amico racconta di non aver mai pensato di scrivere un romanzo e di aver pensato di non essere in grado di farlo. Poi però
ero stata invitata da persone che si occupano di editoria a provare a farmi venire in mente una storia, un racconto, un po' giornalisticamente prendendo spunto da alcuni titoli.Insomma in un caldo pomeriggio di giugno butta giù la trama e la fa leggere alle persone che mi stimolavano a scrivere poi si mette a scrivere in un bar (fa molto J. K. Rowling scrivere nei bar) mentre il bimbo è al nido ed ecco pronto Dove io non sono.
Fra questi vari titoli che ogni tanto mi buttavano lì sul piatto c'era "la grande occasione"
Riassumendo quindi, per gli aspiranti scrittori sono possibili due strade:
- Quella tradizionale: si scrive e si manda il manoscritto alle varie case editrici sperando che ci sia qualcuno che lo legga. In alternativa si scrive e si manda (pagando) il manoscritto alle agenzie letterarie sperando sempre che qualcuno lo legga.
- Si intraprende una brillante carriera televisiva e si verrà invitati a scrivere, stimolati a farlo e forniti di un ricco kit di titoli e chissa di cosa altro
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