Provo a resistere alla poco signorile tentazione di mandare a quel paese il capo della confraternita e mi leggo il suo post: due refusi in sette righe, la parola figli/figlio ripetuta quattro volte: insomma una sciatteria sconsolante.
È chiedere troppo che un editor scriva (o si faccia scrivere) post corretti in un italiano decente? Ed avere una linea editoriale che non faccia sembrare la pagina riempita a caso?
Ed infine è possibile avere un tono informale ma che non evochi fasulle e ipocrite fratellanze o sorellanze, che non ammicchi e che sia invece rispettoso dei lettori?
Nessun commento:
Posta un commento